Debiti bollo auto non pagato

I debiti bollo auto non pagato stanno diventando tutt’altro che rari. Nonostante la tassa di circolazione, obbligatoria per chiunque possieda un veicolo, non sia tra le più onerose, rappresenta comunque uno dei tanti pesi che gravano sui contribuenti.

Debiti bollo auto non pagato

Il termine del pagamento del bollo è l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Che si tratti di una inadempienza volontaria o no, il mancato pagamento del bollo comporta una multa. Se questa non viene prontamente saldata, può portare a un vero e proprio debito nei confronti dello stato.

Ma cosa dice la legge in proposito? E quali sono le sanzioni quando non si paga il bollo auto?

Debiti bollo auto non pagato: cosa comporta il mancato pagamento?

Nel caso di mancato pagamento del bollo non vi sono provvedimenti penali, ma solo patrimoniali. Con lo scorrere del tempo, queste sanzioni continuano a crescere: se il ritardo di qualche giorno comporta a pochi euro di mora, tutto cambia se i tempi sono più lunghi.

Quando il mancato pagamento si prolunga in maniera considerevole, il debito entra nella sfera d’azione dell’Agenzia delle Entrate. Questa agisce inviando una cartella di esazione e, per i successivi 60 giorni, attende il saldo da parte del soggetto in questione.

Al termine di questo lasso di tempo, l’Agenzia delle Entrate può agire con un vero e proprio processo di recupero crediti, procedendo anche in maniera più decisa rispetto al veicolo coinvolto. Nello specifico, questo viene soggetto a fermo amministrativo.

Di fatto, un’automobile che è stata sottoposta a questa azione legale, non solo non può circolare liberamente, ma non può essere rottamata. Curiosamente invece, e a differenza di altri mobili ed immobili che hanno subito la prassi del pignoramento, questa può essere venduta: in tal caso, il debito passa al nuovo proprietario. Nel caso il bollo non sia pagato entro 3 anni, l’Agenzia delle Entrate procede con il pignoramento del conto corrente.

Bollo auto e multe non pagate

A livelli monetari, il mancato pagamento del bollo auto quanto può pesare sulle tasche del consumatore? Quali sono le conseguenze e gli scaglioni temporali in cui le percentuali delle pene pecuniarie aumentano?

In caso di un ritardo di due settimane rispetto alla scadenza prevista, la sanzione è lieve: si parla dello 0,1% rispetto all’importo complessivo per ogni giorno di ritardo con interesse giornaliero dello 0,3%. Oltre questa soglia, l’interesse giornaliero resta costante, mentre la sanzione aumenta in percentuale, raggiungendo il 3,75% per un anno di ritardo.

Eventualità prescrizione

Così come per tante altre tipologie di debiti, anche quello del bollo auto prevede una forma di prescrizione.

Una volta passati 3 anni infatti, in caso di assenza di segnalazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate (ovvero solleciti di pagamento ufficiali) nulla può più essere richiesto al proprietario del mezzo.

Ma se in quell’arco di tempo gli viene notificato un sollecito, la scadenza temporale si azzera e per altri tre anni è in vigore la richiesta, con tutte le conseguenze già enunciate.Praticamente il conteggio riparte da zero.

Come appare ovvio dunque, la prescrizione è un evento alquanto raro, frutto di qualche probabile disservizio nel contesto dell’Agenzia delle Entrate. Difficilmente lo Stato si dimentichi di quanto gli è dovuto, quindi è meglio agire quanto prima possibile.

Lascia un Commento