Debiti: cosa sono e chi paga

Generalmente il debito viene considerato come una somma di denaro, ma in alcuni casi un bene, che un soggetto (ovvero debitore) si impegna di restituire a un creditore. Questa condizione, è spesso sancita da tempistiche e condizioni precedentemente stipulate e sottoscritte da entrambe le parti

debiti

Questa definizione è piuttosto ampia e va a indicare un numero di situazioni estremamente diverse tra loro. Rimanendo nell’ottica di aziende e privati, si tratta nella quasi totalità delle circostanze di debiti finanziari.

Si parla tanto di debiti, ma di cosa si tratta realmente?

In questo caso, il soggetto indebitato può avere come controparte creditizia un’entità pubblica o privata. Possiamo citare come esempi classici i mutui, prestiti personali, leasing o altre formule simili.

Un debito di questo tipo, di per sé non è un problema: rispettando il pagamento delle rate infatti, è sicuramente un procedimento utile per ottenere una quantità di denaro più o meno considerevole subito per poi restituirla gradualmente nel tempo.

Ovviamente, la situazione diventa alquanto spinosa quando risulta difficile (se non impossibile) riuscire ad onorare il passivo, per motivi che non erano stati immaginati in precedenza. Accumulare debiti o, più semplicemente, avere degli imprevisti che rendono ulteriormente difficile la situazione finanziaria, può far cadere il debitore in un vero e proprio circolo vizioso.

Debiti: come uscirne

Se per ripagare un debito è necessario attivarne uno nuovo, sperando in questo modo di sanare sul momento la circostanza e posticipando il problema, si innesca un meccanismo dal quale è difficile uscire. Questa scomoda situazione, nota come sovraindebitamento, è ormai tristemente comune anche nel nostro paese, a causa soprattutto della crisi economica dilagante.

Sotto questo punto di vista va però detto, che esistono diverse modalità d’azione che consentono all’individuo un ritorno alla normalità, o quantomeno limitare i danni irreparabili che potrebbero travolgere anche il più onesto dei soggetti.

Innanzitutto, è bene assumere un comportamento “conservatore” per cercare di limitare le spese e dunque il proliferare dei debiti. Per esempio, razionalizzare le spese è un buon metodo, così come limitare (o meglio eliminare) le carte di credito in favore del contante. Evitare i fidi poi, è un altro modo per cercare di mettere una pezza.

Possibilmente pianificare le uscite mensili come farebbe una qualsiasi ditta (bilancio di previsione) dove si inseriscono quegli importi attesi, come l’energia elettrica, il gas, l’acqua, la benzina e il telefono. Leggi l’articolo sulle bollette non pagate.

Ancor prima di dover avere a che fare con i debiti, in caso di mutui o prestiti è bene porre molta attenzione alle clausole dei contratti. Banche e istituti di credito infatti, sono tutt’altro che onlus e, molto spesso, tra le innumerevoli parole possono nascondersi condizioni poco vantaggiose o postille sul momento trascurabili, su cui vale la pena trattare.

Esiste poi il consolidamento debiti, che consente di accorpare più debiti in uno, facilitando la gestione dello stesso e il pagamento delle rate (se tra essi è presente un mutuo).

Cosa succede se non si pagano?

Ovviamente, in caso di mancato pagamento le conseguenze possono essere nefaste. Anche se esistono alcune soluzioni “amichevoli” eventualmente attuabili per estinguere un debito pagando meno del dovuto, in molti casi si tratta di una circostanza alquanto spiacevole.

Per quanto concerne le entità statali, per esempio, esiste una mora sui debiti non pagati in tempo. Questa somma aggiuntiva è una penalità lieve se confrontata con la seguente modalità a cui speriamo non dobbiate mai far fronte.

Il creditore, sia esso privato o banca, può avviare una procedura definita decreto ingiuntivo e andare ad avviare il pignoramento dei beni del debitore, per poi metterli all’asta al fine di recuperare la somma dovuta.

Il bene pignorato ha solitamente un valore di mercato molto più grande del debito stesso. Ciò in quanto deve coprire tutte le spese nel loro complesso (trasporto, asta, spese d’ufficio).

Debiti: chi paga in caso di insolvenza?

In alcuni casi, va ricordato, i debiti possono non solo ricadere sul singolo individuo ma anche sul nucleo familiare. Per esempio, se è vero che un figlio maggiorenne dovrebbe teoricamente rispondere dei propri debiti, non è sempre così.

Un figlio maggiorenne che abita con i genitori e che contrae passivi non onorati, potrebbe vedere anche il pignoramento di beni all’interno della casa familiare.

Un altro discorso va fatto in ottica di un defunto. In tal senso, alcuni debiti (come quelli legati alle multe) non devono essere pagati dai legittimi eredi.

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