Capita a volte di dimenticare di pagare una bolletta telefonica, e allora bisogna sapere quali sono i propri diritti in termini di prescrizione delle bollette.
La prescrizione delle bollette si ha quando la compagnia di servizi non ha più diritto di ricevere il pagamento della bolletta per scadenza dei termini.
Prescrizione delle bollette, quando si ha
La prescrizione delle bollette varia a seconda del tipo di bolletta e della data in cui è stata emessa.
La Legge di Bilancio 2020, recepita da Arera, ha infatti introdotto una novità nella prescrizione delle bollette.
Prescrizione bollette luce ed energia elettrica
Per le bollette emesse:
- a partire dal 3 marzo 2018, la prescrizione è di 2 anni;
- fino al 2 marzo 2018, la prescrizione resta di 5 anni
La durata della prescrizione vale anche per i conguagli, a mantiene le stesse date.
Dunque, i conguagli emessi fino al 2 marzo 2018 si prescrivono dopo 5 anni, quelli emessi dal 3 marzo 2018 si prescrivono entro 2 anni.
Prescrizione bollette gas
Per le bollette emesse:
- a partire dal 2 gennaio 2019, la prescrizione è di 2 anni;
- fino al 1° gennaio 2019, la prescrizione resta di 5 anni
La nuova durata della prescrizione vale anche per i conguagli.
Prescrizione bollette acqua
Per le bollette emesse:
- a partire dal 2 gennaio 2020, la prescrizione è di 2 anni;
- fino al 1° gennaio 2020, la prescrizione resta di 5 anni
Anche in questo caso la prescrizione vale sia per le bollette “ordinarie” che per i conguagli.
Prescrizione bollette telefoniche
Ad oggi la prescrizione delle bollette telefoniche TIM, Wind, 3, Vodafone, rimane sempre di 5 anni.
Leggi anche la nostra guida dedicata ai debiti con le compagnie telefoniche.
Bollette prescrizione: cosa fare?
Per evitare di finire in una situazione di debiti con le compagnie telefoniche, ecco alcune indicazioni sulla prescrizione delle bollette.
Ritardi di fatturazione
In caso di ritardi nella fatturazione dovuti a negligenza o errore dell’azienda di gestione del servizio, il cliente deve pagare solo gli ultimi 2 anni fatturati.
Sollecito di pagamento di bollette vecchie
Nel caso in cui una società di gestione delle bollette richieda invece il pagamento di una bolletta vecchia, bisogna prima di tutto andare a vedere la data di emissione della bolletta e quanto tempo è passato.
Se la bolletta è caduta in prescrizione, si può contestare la richiesta di pagamento inviando un reclamo alla società fornitrice.
E’ sempre meglio presentare reclami in forma scritta, dunque raccomandata con ricevuta a/r o PEC.
In generale:
- è ingiusto il sollecito di pagamento dopo i 2 anni dalla data di emissione della bolletta (5 anni per le bollette telefoniche);
- è giustificato il sollecito di pagamento prima dei 2 anni (e prima dei 5 anni per le bollette del telefono).
Esempio lettera di prescrizione bolletta
Nella lettera di contestazione al sollecito di pagamento, bisogna inserire ad esempio:
- i dati dell’intestatario (nome e cognome, residenza, codice fiscale);
- i dati dell’utenza;
- spiegare il motivo del reclamo
Alla lettera bisognerà allegare:
- una copia di un documento d’identità dell’intestatario in corso di validità;
- la prova del pagamento (se si tratta del sollecito di una bolletta già pagata)
Quanto tempo bisogna conservare le bollette?
In linea teorica, è sufficiente conservare le bollette e la relativa prova di pagamento fino a che le stesse non cadano in prescrizione.
Durante questo periodo di tempo, infatti, una società fornitrice potrebbe sempre richiedere al cliente una prova del pagamento, che bisogna necessariamente fornire seguendo le indicazioni della società fornitrice (spesso tramite fax o PEC).